INVERUNO (MILANO) – Un episodio tanto surreale quanto inquietante ha scosso la comunità di Inveruno. Un uomo anziano, residente in via Raffaello Sanzio e deceduto da oltre due anni, è stato raggiunto alcuni mesi fa da un avviso di comparizione per truffa, notificato dai Carabinieri della Stazione di Cuggiono. L’incredulità dei familiari ha lasciato spazio alla preoccupazione, in quanto si sospetta che i dati dell’anziano siano stati utilizzati da ignoti per scopi illeciti.
La sorpresa dei familiari
Il caso è emerso quando i figli dell’anziano hanno ricevuto l’invito ufficiale per conto del loro defunto padre. Convinti si trattasse di un errore burocratico, si sono recati immediatamente alla caserma di Cuggiono, portando con sé il certificato di morte. I Carabinieri, preso atto della situazione, hanno avviato immediatamente le indagini per comprendere come sia stato possibile che una persona deceduta da oltre due anni fosse coinvolta in un’indagine per truffa.
Ipotesi di furto di identità
La pista più accreditata dagli inquirenti è quella del furto di identità. Secondo le prime ricostruzioni, i dati anagrafici e il numero di telefono utilizzato dall’anziano in vita potrebbero essere stati sottratti e utilizzati per mettere in atto attività fraudolente. Non è raro che le identità di persone decedute vengano sfruttate per scopi illeciti, specialmente in ambito finanziario e commerciale.
Un caso che preoccupa la comunità
La vicenda ha suscitato un forte allarme per i familiari, preoccupati per la sicurezza dei propri dati personali e per il rischio di truffe. “È inquietante pensare che qualcuno possa usare l’identità di un nostro caro defunto per commettere reati” ha dichiarato uno dei figli dell’anziano.
Il fenomeno del furto di identità
Quello del furto di identità è un fenomeno sempre più diffuso in Italia. Secondo gli esperti, i dati personali di persone defunte vengono spesso utilizzati per attivare conti bancari, stipulare contratti o effettuare acquisti fraudolenti. Per questo motivo, è fondamentale che i familiari segnalino immediatamente qualsiasi anomalia alle autorità competenti.
Le raccomandazioni degli esperti
Di fronte a situazioni simili, gli esperti consigliano di:
- Verificare periodicamente la propria situazione anagrafica presso il comune di residenza.
- Segnalare immediatamente qualsiasi anomalia alle forze dell’ordine.
- Richiedere il blocco di eventuali numeri di telefono ancora attivi intestati a persone decedute.
- Mantenere riservate le informazioni personali per evitare abusi.
Conclusione
Il caso dell’anziano di Inveruno che ha ricevuto un avviso di comparizione post mortem rimane un mistero da risolvere. Le indagini sono in corso e la comunità attende risposte. L’episodio, tuttavia, lancia un forte campanello d’allarme sulla necessità di una maggiore tutela dei dati personali e sulla necessità di una vigilanza costante per evitare truffe e abusi.