INVERUNO – La quiete notturna di Inveruno è stata nuovamente interrotta da un grave episodio di micro criminalità. Nella serata di Giovedì, verso le 22:30, l’Istituto Marcora è stato ancora una volta teatro di un furto, l’ennesimo di una serie che sembra non voler dare tregua alla storica scuola del paese. Soggetti ignoti si sono introdotti nell’edificio, portando via con sé presumibilmente un computer.
Un’intrusione in diretta
Sono stati gli stessi collaboratori dell’Istituto a rendersi conto dell’intrusione. Allertati da movimenti sospetti, si sarebbero precipitati presso la scuola, scoprendo con amarezza che i ladri avevano già agito. La dinamica precisa dell’effrazione è al vaglio delle forze dell’ordine, ma è chiaro che i malviventi hanno agito con una certa sicurezza, probabilmente consci di alcune vulnerabilità.
Allertati prontamente i Carabinieri di Arluno che hanno visionato il luogo e preso tutte le informazioni da parte dei collaboratori scolastici.
L’ombra dell’allarme in disuso: una polemica che si riaccende
Ma il furto all’Istituto Marcora non è solo un fatto di cronaca; porta con sé una polemica annosa e dolorosa. È emerso infatti che il sistema d’allarme della scuola è fuori uso da circa un mese. Una disfunzione non casuale, ma oggetto di numerose segnalazioni da parte dei collaboratori scolastici all’ente competente (presumibilmente la Città Metropolitana) e all’azienda incaricata della manutenzione. Purtroppo, stando a quanto riferito, questi appelli sarebbero caduti nel vuoto, senza mai aver ottenuto successo nella riparazione.
Questa circostanza getta un’ombra pesante sulla vicenda. L’assenza di un sistema di sicurezza attivo ha di fatto lasciato la scuola vulnerabile, spianando la strada ai ladri. La rabbia e la frustrazione tra il personale scolastico e la comunità sono palpabili. “È inaccettabile che una scuola, un luogo di formazione per i nostri ragazzi, sia lasciata così indifesa”.
La questione della manutenzione e della sicurezza degli edifici pubblici, in particolare delle scuole, è un tema ricorrente.
Un istituto nel mirino: la spirale di furti e polemiche
La situazione dell’Istituto Marcora sembra non trovare pace. Non è la prima volta che la scuola finisce al centro delle cronache per episodi di furto o per questioni legate alla sua sicurezza e gestione. Nel recente passato, l’istituto è stato oggetto di furti ripetuti e di polemiche legate alla sua condizione generale. Questa reiterazione di eventi suggerisce che il Marcora sia percepito come un bersaglio facile, o che vi siano delle vulnerabilità strutturali che lo rendono particolarmente appetibile per i malintenzionati.
Ogni furto di strumenti didattici non è solo un danno economico, ma un colpo inferto alla didattica e al futuro degli studenti. Computer, attrezzature, materiali didattici sono risorse preziose per l’apprendimento e la formazione. Sottrarle significa privare i ragazzi di opportunità e rallentare il loro percorso educativo.
Ci si aspetta ora risposte chiare e azioni immediate. Non basta solo condannare l’accaduto; è imperativo che gli enti preposti garantiscano la piena funzionalità dei sistemi di sicurezza della scuola e che si mettano in atto tutte le misure necessarie per proteggere l’Istituto Marcora da futuri attacchi. Il “Marcora” è un patrimonio, e come tale deve essere tutelato, affinché non diventi un simbolo di vulnerabilità, ma di resilienza e di impegno per la formazione delle future generazioni. La speranza è che l’attenzione mediatica e la denuncia possano spingere a una risoluzione definitiva di una situazione che si protrae da troppo tempo.