OSSONA – Il velo di mistero che avvolge la tragica fine di Francisco, l’uomo di 56 anni il cui corpo è stato trovato annegato, si fa sempre più denso. Mentre le indagini dei Carabinieri di Abbiategrasso proseguono incessantemente, un nuovo, potenziale tassello si aggiunge al complesso puzzle, alimentando i dubbi e aprendo scenari sulla dinamica che avrebbe portato alla sua morte.
La notte dell’allagamento e la rotoballa
Secondo quanto rivelato in esclusiva da una fonte sul posto, la cui identità resta ovviamente protetta per motivi di sicurezza, la mattina stessa in cui è avvenuto il tragico allagamento del sottopasso – un evento causato intenzionalmente dal lancio di una rotoballa nel canale – Francisco si trovava proprio lì.
La fonte confidenziale riferisce che, quella mattina, Francisco si sarebbe svegliato, presumibilmente a causa dell’acqua o dei rumori legati all’allagamento, e si sarebbe poi recato in paese. Qui, avrebbe raccontato l’accaduto ad almeno una persona, descrivendo l’insolito evento della rotoballa nel canale. Al momento, non sono emersi altri dettagli specifici su chi o cosa Francisco possa aver visto, né sull’esatto contenuto delle sue parole. Tuttavia, la sua presenza sul luogo e la sua successiva testimonianza, seppur informale, aprono un ventaglio di nuove ipotesi.
Francisco: testimone involontario o visto da qualcuno?
La questione chiave che ora si pone è duplice. Da un lato, c’è la possibilità che Francisco, trovandosi sul posto nel momento in cui la rotoballa è stata gettata nel canale, possa aver visto qualcosa o qualcuno. Chiunque abbia compiuto un gesto così deliberato da causare un allagamento, potrebbe aver agito con una certa cautela per non essere scoperto. Se Francisco era lì e si è poi recato in paese per raccontare, è plausibile ma non certo che abbia visto l’autore o le circostanze dell’azione.
Dall’altro lato, non si può escludere che la persona (o le persone) responsabile del lancio della rotoballa potrebbe aver visto Francisco. La sua presenza in un luogo isolato e in un momento in cui si stava compiendo un atto illecito, potrebbe aver generato una reazione o un timore in chi operava. Questa interazione, anche solo visiva, potrebbe aver innescato una sequenza di eventi.
È fondamentale sottolineare che si tratta di fatti riportati da una singola fonte e che, per questo, vanno presi con le dovute cautele, in attesa di riscontri ufficiali dalle indagini in corso e della autopsia.