CRONACA – Un velo di profonda tristezza e incredulità è calato su Montecorvino Pugliano e sull’intera comunità dei Picentini. La vita di un bambino di appena 11 anni, Rubén, si è spenta improvvisamente, lasciando un vuoto incolmabile e un dolore straziante nei cuori di chi lo conosceva e lo amava. La notizia della sua scomparsa, sopraggiunta a causa di un malore improvviso, ha colpito al cuore il tessuto sociale di un’area abituata alla serenità delle piccole comunità, dove ogni vita spezzata, specie se così giovane, risuona con un’intensità incommensurabile.
La tragedia si è consumata tra le mura domestiche, nel luogo che per eccellenza dovrebbe essere il rifugio sicuro e incondizionato. Sono stati i genitori a scoprire il corpo del loro piccolo, in un momento che per sempre rimarrà impresso nella loro memoria come l’inizio di un incubo. L’istinto, la disperazione e un amore sconfinato li hanno spinti a tentare l’impossibile: rianimare il figlio, strappandolo da un destino che, purtroppo, si stava già compiendo. Ogni tentativo, dettato da una speranza disperata, si è rivelato vano. Dopo i primi, drammatici momenti di rianimazione, la corsa contro il tempo si è materializzata nella chiamata ai soccorsi.
L’arrivo delle ambulanze e del personale medico è stato tempestivo, ma il quadro clinico del bambino era già irrimediabilmente compromesso. Nonostante gli sforzi, la vita di Rubén si era già interrotta. La constatazione del decesso da parte dei sanitari ha sigillato una realtà crudele e inaccettabile. (Foto di Repertorio)
