Inveruno – Momenti di apprensione in Via Monte Grappa, dove una residente ha fatto una scoperta inattesa e, per un attimo, inquietante: un serpente lungo almeno 120 centimetri che tentava di intrufolarsi nella sua abitazione. Lo spavento iniziale, comprensibile, ha lasciato presto il posto al sollievo quando si è capito che il rettile era un Biacco, una specie assolutamente innocua e, anzi, benefica per l’ecosistema locale.
Il Biacco (Hierophis carbonarius, nella sua variante melanica, più scura), con la sua livrea scura e la notevole lunghezza, può incutere timore a prima vista. Tuttavia, è un amico dell’uomo, noto per il suo ruolo di “controllore naturale” dell’ambiente. Questi serpenti sono predatori attivi di roditori, come i ratti, e di piccoli uccelli, contribuendo a mantenere sotto controllo le popolazioni di queste specie. La loro presenza è spesso un indicatore di un ecosistema sano e bilanciato.
Proprio la scoperta di un Biacco in prossimità delle abitazioni, e in particolare in Via Monte Grappa, potrebbe però far riflettere sulla presenza di ratti o piccoli infestanti nella zona. I campi vicini e i corsi d’acqua, tipici del territorio di Inveruno, rappresentano habitat ideali per i roditori, che a loro volta attirano predatori come il Biacco. La sua comparsa, dunque, se da un lato rassicura sulla natura del serpente, dall’altro suggerisce una potenziale maggiore attività di ratti nell’area circostante l’abitazione.
Un episodio che ricorda l’importanza di conoscere la fauna locale e di comprendere i segnali che la natura ci invia, trasformando un momento di paura in un’occasione per riflettere sull’equilibrio ambientale del nostro territorio.