Cornate d’Adda (MB) – Un pomeriggio di sole e spensieratezza si è trasformato in una tragedia straziante oggi sul fiume Adda. Un ragazzo di soli 16 anni, di origine sudanese e residente a Cornate d’Adda, ha perso la vita dopo essersi tuffato nelle acque del fiume e non essere più riemerso. L’allarme è scattato poco dopo l’una del pomeriggio, dando il via a ore di angoscia e a una complessa operazione di ricerca che si è conclusa nel tardo pomeriggio con il ritrovamento del corpo senza vita del giovane, trascinato dalla corrente per circa quattro chilometri a valle rispetto al punto in cui si era immerso. Un epilogo drammatico che getta un’ombra di dolore su tutta la comunità e riaccende l’attenzione sui pericoli spesso sottovalutati dei nostri corsi d’acqua.
Il fiume Adda, con la sua bellezza naturale e le sue sponde che invitano alla ricreazione, nasconde insidie invisibili, soprattutto in tratti dove la corrente può diventare improvvisamente impetuosa. È proprio in uno di questi punti, nella zona suggestiva della Chiesa della Concesa, lungo la Martesana, che la tragedia si è consumata, lasciando attoniti quanti hanno assistito agli ultimi istanti del ragazzo.
Un tuffo, poi il silenzio: la mobilitazione dei soccorsi e le ricerche estenuanti
L’allarme è risuonato intorno alle 13, quando alcuni presenti sul posto hanno notato che il giovane, dopo essersi tuffato in acqua, non riaffiorava più. La sensazione di un pericolo imminente si è diffusa rapidamente e, senza esitazione, è partita la richiesta di aiuto. L’immediata mobilitazione dei soccorsi ha visto un dispiegamento imponente di forze: sul luogo della scomparsa sono confluiti i Vigili del Fuoco con il loro nucleo specializzato di sommozzatori del comando provinciale di Milano, affiancati dai Carabinieri della stazione locale e dal personale sanitario del 118, giunto con ambulanze pronte a intervenire con la speranza di un miracolo.
Le ricerche sono iniziate immediatamente, concentrandosi con urgenza nella zona della Chiesa della Concesa, un’area conosciuta per la sua bellezza paesaggistica ma anche per le peculiarità del fiume in quel tratto. Ogni minuto era prezioso, e le squadre hanno scandagliato senza sosta il corso d’acqua, con i sommozzatori che si sono immersi nelle profondità, sfidando la scarsa visibilità e la forza della corrente. Lungo le sponde, i Carabinieri hanno iniziato a raccogliere le prime testimonianze, cercando di ricostruire gli attimi precedenti la scomparsa, mentre l’ansia cresceva tra i presenti.
Il tempo passava, e la speranza di trovare il ragazzo ancora in vita si affievoliva. La corrente del fiume Adda, come purtroppo spesso accade, ha giocato un ruolo fatale. In quel tratto, è nota per essere particolarmente forte e insidiosa, capace di trascinare con sé oggetti e, purtroppo, persone, anche per lunghe distanze. Ed è stato proprio questo fattore a rendere le operazioni di recupero estremamente complesse e prolungate.
Il ritrovamento a valle e le indagini per chiarire la dinamica
Diverse ore dopo l’allarme, nel tardo pomeriggio, l’angosciante attesa ha avuto fine. Il corpo senza vita del giovane è stato ritrovato a circa quattro chilometri a valle rispetto al punto in cui si era tuffato, segno evidente della potenza con cui la corrente lo aveva trascinato via. Nonostante l’intervento tempestivo e l’enorme sforzo dei soccorritori, per il ragazzo non c’è stato nulla da fare. La notizia ha gettato nello sconforto i familiari e la comunità, che ora si stringono attorno al dolore per la perdita di una giovane vita.
La scena del ritrovamento è stata immediatamente delimitata e messa in sicurezza dalle forze dell’ordine. L’autorità giudiziaria è stata informata dell’accaduto e ha disposto l’autopsia, un passaggio fondamentale che verrà effettuato nelle prossime ore. L’esame autoptico è cruciale per chiarire l’esatta dinamica del decesso: stabilire se il ragazzo sia morto per annegamento, se abbia avuto un malore improvviso in acqua, o se vi siano altre cause che hanno contribuito alla tragedia. Ogni dettaglio medico legale sarà utile per comprendere appieno cosa sia successo in quegli attimi fatali.(Foto di Repertorio)