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Non siamo ladri ma professionisti dello spettacolo viaggiante la lettera di una lettrice

Giugno 4, 2025
4 minuti di lettura
Non siamo ladri ma professionisti dello spettacolo
Non siamo ladri ma professionisti dello spettacolo

MAGENTA – Il mondo dello spettacolo viaggiante, con le sue luci sfavillanti, la musica allegra e l’adrenalina delle attrazioni, incanta da sempre generazioni di bambini e adulti. Eppure, dietro la facciata luccicante delle giostre e delle bancarelle colorate, si cela una realtà complessa, spesso fraintesa e, talvolta, ingiustamente etichettata. Una percezione, talvolta infondata, che lega la presenza delle giostre a un aumento di episodi di microcriminalità, ha spinto una lettrice, Alessandra, professionista dello spettacolo viaggiante, a scriverci per fare chiarezza e difendere l’onorabilità di una categoria che si sente ingiustamente calunniata.

Ci sentiamo offesi quando la gente pensa che i giostrai abbiano come obiettivo quello di rubare a casa della gente,” ha espresso Alessandra con fermezza nella sua lettera. “Noi lavoriamo sodo e grazie alla nostra passione manteniamo i nostri figli con grandi sacrifici, per non dire poi che ogni giorno di pioggia per noi è un giorno perso.” La sua testimonianza è un grido di dignità, un appello a superare i pregiudizi e a riconoscere la vera natura di un mestiere antico, fatto di dedizione, imprenditorialità e passione autentica.

Alessandra ha spiegato dettagliatamente che il loro lavoro “è un lavoro come tutti gli altri”, e che chi si macchia di reati come il furto in appartamento è semplicemente un “delinquente che non ha nulla a che fare con le giostre“. Una distinzione chiara e netta che dovrebbe essere alla base di ogni valutazione, ma che purtroppo viene spesso oscurata da stereotipi duri a morire.

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L’Imprenditore dietro la giostra: un mestiere di sacrifici e competenze

Definire un giostraio come un “ladro” è non solo diffamatorio, ma anche una profonda incomprensione di una professione che, nella sua essenza, è squisitamente imprenditoriale. Un professionista dello spettacolo viaggiante non è un semplice operatore, ma un vero e proprio imprenditore che gestisce un’attività complessa e spesso onerosa.

Investimenti Consistenti: Le attrazioni, dalle più classiche alle più moderne, rappresentano investimenti economici considerevoli. Acquistare una giostra, che sia una ruota panoramica, un autoscontro o una giostra per bambini, può costare centinaia di migliaia o persino milioni di euro. Questi non sono semplici acquisti, ma capitali immobilizzati che richiedono ammortamenti, assicurazioni e una costante manutenzione.

Manutenzione e Sicurezza: La sicurezza del pubblico è la priorità assoluta. Ogni singola attrazione deve essere sottoposta a rigorosi controlli tecnici e manutenzioni periodiche. Ingegneri, tecnici specializzati e personale addestrato lavorano incessantemente per garantire che ogni bullone, ogni meccanismo, ogni sistema di sicurezza sia perfettamente funzionante. Le normative in materia di sicurezza sono stringenti e prevedono ispezioni e certificazioni costanti, che rappresentano un costo e un impegno non indifferente. La vita dei visitatori è nelle loro mani, e la reputazione dell’intera categoria dipende dalla loro scrupolosità.

Logistica e Spostamenti: L’aggettivo “viaggiante” non è casuale. Il loro è un lavoro itinerante, che implica spostamenti continui da una città all’altra, da una festa patronale all’altra, da una fiera a un evento speciale. Ogni spostamento è un’operazione logistica complessa: smontare l’intera struttura, trasportare componenti spesso giganteschi su mezzi pesanti, rimontare tutto con precisione millimetrica. Questo processo richiede forza fisica, organizzazione impeccabile e personale qualificato, oltre a permessi speciali e costi di trasporto elevatissimi.

Gestione del Personale: Un imprenditore dello spettacolo viaggiante è spesso anche un datore di lavoro. Assume personale per il montaggio, lo smontaggio, l’operatività delle giostre, la vendita di biglietti e la manutenzione. Gestisce contratti, salari, contributi, formazione e sicurezza sul lavoro, esattamente come qualsiasi altra attività commerciale.

Burocrazia e Permessi: Ogni sosta in un comune richiede l’ottenimento di permessi specifici, il pagamento di tasse e occupazioni di suolo pubblico, la presentazione di planimetrie e certificazioni di sicurezza. È un intricato labirinto burocratico che necessita di tempo, pazienza e conoscenza delle normative locali e nazionali.

Marketing e Promozione: Anche i parchi viaggianti hanno bisogno di farsi conoscere. Volantini, pubblicità sui giornali locali, promozione sui social media, eventi speciali per attirare il pubblico. Sono tutti aspetti di un’attività commerciale che non può permettersi di stare ferma.


Le sfide di un mestiere antico in un mondo moderno

Il mondo dello spettacolo viaggiante non è immune alle sfide che affliggono molti settori economici.

La Dipendenza dalle Condizioni Atmosferiche: Come sottolineato da Alessandra, “ogni giorno di pioggia per noi è un giorno perso”. La loro attività è intrinsecamente legata alle condizioni meteo. Un temporale inatteso, un periodo prolungato di maltempo può significare perdite economiche significative, costi vivi non recuperabili e un duro colpo per la pianificazione annuale.

Costi Cresciuti e Regolamentazioni: I costi di gestione sono in costante aumento: carburante per i mezzi pesanti, energia elettrica per le attrazioni, assicurazioni sempre più care, manutenzioni e adeguamenti alle normative di sicurezza che diventano sempre più stringenti. Tutto ciò erode i margini di profitto e rende la professione sempre più impegnativa dal punto di vista economico.

La Percezione Pubblica: Oltre alle difficoltà economiche e logistiche, i professionisti dello spettacolo viaggiante devono confrontarsi con una percezione pubblica che, come evidenziato dalla lettera di Alessandra, è spesso macchiata da pregiudizi e stereotipi negativi. Questa etichetta ingiusta non solo ferisce la dignità di chi lavora onestamente, ma può anche influenzare la disponibilità dei comuni a ospitare i luna park o la propensione dei cittadini a visitarli.

La Pandemia e le Crisi Recenti: Gli ultimi anni, segnati da eventi globali come la pandemia di Covid-19, hanno messo a dura prova il settore. Le chiusure prolungate, l’impossibilità di spostarsi e di lavorare hanno causato perdite ingenti e hanno costretto molti a reinventarsi o a lottare per la sopravvivenza.


Un appello alla comprensione e al rispetto

La lettera di Alessandra è un chiaro appello a superare le generalizzazioni e a riconoscere l’impegno, la professionalità e i sacrifici di chi lavora nel settore dello spettacolo viaggiante. Non si può e non si deve associare una categoria professionale onesta ai crimini commessi da singoli individui, che nulla hanno a che fare con il loro mestiere. I ladri sono delinquenti, e la criminalità è un fenomeno trasversale che purtroppo può manifestarsi ovunque, indipendentemente dalla presenza di un luna park o di qualsiasi altra attività.

È fondamentale che la società impari a distinguere tra chi lavora sodo per mantenere la propria famiglia e chi, invece, sceglie la strada dell’illegalità. La prossima volta che vedremo le luci di un luna park accendersi nella nostra città, proviamo a guardare oltre la giostra, a immaginare il sacrificio, l’organizzazione e la passione di chi ha portato fin lì quel momento di gioia. Un po’ più di comprensione e un po’ meno di pregiudizio possono contribuire a costruire una comunità più giusta e rispettosa per tutti.

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