RICCIONE – Un pomeriggio di inizio estate come tanti, sulla spiaggia di Riccione, promessa di gioia e di momenti preziosi da condividere. Ma per la famiglia Giorgi, quel martedì si è trasformato in un incubo improvviso, un’immagine straziante che si è impressa per sempre negli occhi innocenti di due sorelline di 9 e 10 anni. Giangiacomo Giorgi, 51 anni, residente a Bologna, è morto in un lampo, colpito da un malore improvviso mentre si divertiva in acqua con le sue figlie, a pochi metri da quella riva che poco prima era sinonimo di felicità e ora è testimone di un dolore lacerante.
Il dramma si è consumato con una velocità spietata, lasciando attoniti bagnanti e operatori. L’intervento eroico del bagnino e la corsa disperata dei sanitari del 118, giunti in un baleno, non sono riusciti a strapparlo alla morte. Ora, nel silenzio che segue l’orrore, resta solo l’attesa di un’autopsia che possa dare un nome e un volto a quella “malattia improvvisa” che ha spezzato una vita e ha gettato un’ombra insostenibile sulla famiglia Giorgi.
Il paradiso trasformato in inferno: un gioco finisce in tragedia
Giangiacomo era a Riccione per godersi un meritato periodo di riposo, lontano dalla routine di Bologna, la città dove viveva e lavorava. Per lui, come per migliaia di padri e madri in questo periodo dell’anno, la spiaggia, il mare, erano sinonimo di libertà e di quel tempo di qualità che spesso la vita frenetica ci sottrae. Giocare in acqua con le sue bambine, di 9 e 10 anni, era un gesto d’amore puro, un momento di leggerezza e spensieratezza che si dovrebbe poter vivere senza pensieri.