Legnano: più di 70 mila euro regalati ecco perché la donna sarebbe stata oggetto delle attenzioni di Andrea - NotiziePrime

Legnano: più di 70 mila euro regalati ecco perché la donna sarebbe stata oggetto delle attenzioni di Andrea

Maggio 31, 2025
2 minuti di lettura
Legnano: più di 70 mila euro regalati
Legnano: più di 70 mila euro regalati

LEGNANO (Milano) – Il caso della tragica morte di Vasilica Potincu, la 35enne trovata senza vita in un appartamento a Legnano lo scorso sabato, sembrerebbe aver raggiunto una prima, significativa svolta. Andrea Mostoni, operaio di 28 anni, si troverebbe ora in carcere dopo la convalida del gip, indiziato per l’omicidio della donna, della quale sarebbe stato un cliente. Le prime ricostruzioni e testimonianze aprirebbero uno squarcio sulle possibili dinamiche di un rapporto che si sarebbe rivelato tormentato.

Leggi anche:

Secondo quanto emerso dalle prime fasi delle indagini, l’uomo avrebbe avuto pretese economiche nei confronti della vittima. Si sarebbe trattato, a quanto si apprende, di una somma considerevole, “70 mila euro”, che l’operaio le avrebbe regalato e che ora rivendicava. Questa presunta vertenza economica potrebbe aver costituito il movente di un’azione che, secondo le ipotesi investigative, avrebbe portato alla morte della donna, colpita con nove coltellate.

Le autorità starebbero concentrando gli sforzi per ricostruire con precisione gli eventi e le circostanze che avrebbero preceduto e caratterizzato il delitto. L’appartamento di Legnano, scenario della tragedia, continuerebbe a essere al centro delle attenzioni degli investigatori, che starebbero cercando ogni indizio utile a chiarire ogni aspetto della vicenda.


Le Precedenti Minacce e la Deposizione della Madre

Un elemento di fondamentale importanza, emerso nelle ore successive al ritrovamento del corpo, sarebbero le dichiarazioni rese dalla madre di Vasilica Potincu. La donna, che vivrebbe a Cinisello Balsamo con la figlia, avrebbe fornito un quadro preoccupante delle dinamiche preesistenti.

Secondo il racconto della madre ai Carabinieri, Vasilica Potincu sarebbe stata oggetto di minacce. “Quando lei avrebbe iniziato a dirgli di no, lui avrebbe iniziato a minacciarla dicendole di tutto e di più. La minacciava di morte”, avrebbe riferito la donna alle forze dell’ordine. Questa testimonianza, se confermata e circostanziata, delineerebbe un rapporto caratterizzato da un escalation di tensione e timore, culminato in un tragico epilogo.

La madre avrebbe inoltre spiegato in caserma che Vasilica “sarebbe caduta in depressione” e che “un suo amico l’avrebbe aiutata” portandola da un avvocato per una diffida privata. Questo dettaglio indicherebbe che la donna avesse già intrapreso azioni legali o di protezione contro le presunte minacce ricevute, suggerendo una situazione di grave disagio e paura che avrebbe perdurato nel tempo. Questi elementi, se riscontrati, potrebbero delineare un contesto di molestie e intimidazioni che avrebbero preceduto l’omicidio.


Il Contesto dell’Omicidio e le Prime Fasi delle Indagini

Il corpo di Vasilica Potincu sarebbe stato trovato in un appartamento di via Stelvio a Legnano. Le prime indagini si sarebbero concentrate sulla scena del crimine e sulla raccolta di elementi utili a identificare l’autore del gesto. Nelle ore immediatamente successive al ritrovamento, si sarebbe registrata anche la consegna spontanea del marito della vittima ai Carabinieri di Legnano. L’uomo, pur presentandosi, avrebbe negato fermamente ogni coinvolgimento nell’omicidio, dichiarandosi innocente. La sua posizione sarebbe stata chiarita dalle successive indagini che avrebbero indirizzato i sospetti verso il 28enne Mostoni.

Le telecamere di sorveglianza della zona avrebbero fornito alcuni indizi, anche se molte di esse risulterebbero fuori uso. Questo avrebbe reso il lavoro degli inquirenti più complesso, spingendoli a un’analisi più dettagliata dei dati disponibili, come le targhe delle auto transitate su strade chiave. Proprio grazie a questo meticoloso lavoro di tracciamento, le indagini si sarebbero spostate anche a Robecco sul Naviglio, dove sarebbe stato perquisito un appartamento in via Fratelli di Dio, sempre nell’ambito della ricerca di indizi e prove.

Le indiscrezioni iniziali, non ancora confermate ufficialmente, suggerirebbero che l’appartamento di via Stelvio non fosse la residenza principale di Vasilica Potincu – che abiterebbe a Cinisello Balsamo – ma che potrebbe essere stato utilizzato per incontri come escort. Questa ipotesi, se verificata, fornirebbe un ulteriore tassello al quadro delle frequentazioni della vittima e delle dinamiche che potrebbero averla portata al fatale incontro.

La convalida del fermo da parte del gip di Andrea Mostoni rappresenta un passo significativo nell’inchiesta. L’uomo si sarebbe avvalso della facoltà di non rispondere durante l’interrogatorio con il PM Ciro Caramore, che coordina le indagini. Questo silenzio, pur essendo un diritto dell’indagato, metterebbe gli inquirenti di fronte alla necessità di raccogliere un quadro probatorio ancora più solido, basandosi sui riscontri scientifici e sulle testimonianze acquisite. La giustizia è ora chiamata a fare piena luce su questa drammatica vicenda, offrendo risposte alla famiglia della vittima e alla comunità sconvolta dall’accaduto.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Facebook

NotiziePrime.it - Ultime Notizie
Ultime News

Fondazione: una generosa donazione da parte di Doris e Berlusconi per la ricerca pediatrica

Minacce all'Avv. di Sempio
Next Story

Abbiategrasso ancora al centro: i Carabinieri indagano sulle presunte minacce all’Avv. di Sempio

Banner Pubblicitario NotiziePrime
VaiSu