Nelle tranquille strade dell’Ovest Milanese, un fenomeno di non poco conto sta generando un acceso dibattito e crescenti preoccupazioni tra i residenti: l’abitudine, sempre più diffusa, di percorrere in bicicletta le strade contromano. Un comportamento che, pur non essendo un fatto nuovo, starebbe diventando una consuetudine in comuni come Magenta, Inveruno e Abbiategrasso, alimentando sui social network un coro di proteste e richieste di maggiore sicurezza e rispetto delle regole.
L’osservazione comune, spesso discussa nelle piazze virtuali delle comunità locali, suggerirebbe che i protagonisti di questa pratica siano frequentemente anziani o giovanissimi, spesso in sella a biciclette elettriche. La maggiore agilità e la facilità di manovra offerte da questi mezzi, a quanto si percepisce, potrebbero indurre alcuni a ritenere di potersi “infilare” in qualsiasi strada, anche in senso contrario al flusso veicolare, con la convinzione che la bicicletta, per sua natura, goda di una sorta di immunità o di una maggiore flessibilità nelle regole del traffico. Questa interpretazione, tuttavia, si scontra palesemente con le normative del Codice della Strada e, ancor più gravemente, con i principi fondamentali della sicurezza stradale.
La polemica, come detto, impazzerebbe sui social media, dove i cittadini esprimono la loro stanchezza per questa “consuetudine”. I punti salienti delle lamentele sarebbero due: da un lato, il non rispetto delle regole basilari del vivere civile e del Codice della Strada; dall’altro, e ben più preoccupante, la profonda pericolosità di un comportamento che, in ogni momento, potrebbe mettere a repentaglio l’incolumità sia del ciclista stesso che degli altri utenti della strada, inclusi pedoni, automobilisti e motociclisti.
Le norme e i rischi: perché andare contromano è pericoloso
Il Codice della Strada italiano è chiaro: le biciclette, pur essendo veicoli non a motore, sono soggette alle stesse regole di circolazione degli altri veicoli. Questo significa che devono circolare sulla destra della carreggiata, rispettare i sensi unici, i semafori, i segnali stradali e, ovviamente, non possono percorrere strade in contromano, a meno che non vi siano specifiche eccezioni segnalate (come alcune piste ciclabili a doppio senso su carreggiate a senso unico, ma sempre adeguatamente indicate).
Le motivazioni dietro il divieto di andare contromano non sono burocratiche, ma intrinsecamente legate alla sicurezza.
- Impatto Frontale: La situazione più pericolosa è l’impatto frontale con un veicolo che procede nel senso di marcia corretto. Un automobilista o un motociclista, spesso, non si aspetta di incontrare un veicolo (anche una bicicletta) nella direzione opposta e potrebbe non avere il tempo o lo spazio per reagire.
- Visibilità Ridotta: In particolari condizioni di scarsa illuminazione, in curva, in prossimità di incroci o in presenza di veicoli parcheggiati, un ciclista in contromano è meno visibile e può emergere all’improvviso, cogliendo di sorpresa gli altri.
- Manovre Imprevedibili: La presenza di un ciclista in contromano costringe gli altri veicoli a manovre improvvise o pericolose per evitarlo, aumentando il rischio di collisioni a catena o di incidenti con altri veicoli o pedoni.
- Conflitto con i Pedoni: Nelle strade strette o con marciapiedi limitati, i ciclisti in contromano potrebbero invadere lo spazio dei pedoni, creando situazioni di pericolo anche per chi si muove a piedi.
La diffusione di biciclette elettriche, che permettono di raggiungere velocità maggiori con minor fatica, accentuerebbe il rischio. Un ciclista che si muove a 20-25 km/h in contromano su una strada urbana, magari in prossimità di un incrocio o di un’uscita da un passo carraio, rappresenta un pericolo non indifferente.
La polemica sui social: voce dei cittadini e richieste alle Istituzioni
I social network, in questo contesto, sono diventati un vero e proprio megafono per il malcontento dei cittadini. Gruppi Facebook dedicati ai comuni di Magenta, Inveruno e Abbiategrasso, forum online e piattaforme di discussione sono inondati da segnalazioni di episodi, foto (spesso opportunamente oscurate per tutelare la privacy) e video di ciclisti che infrangono le regole. Il tono delle discussioni è spesso esasperato, a dimostrazione della percezione di un problema crescente e irrisolto.
I cittadini esprimono frustrazione per due ragioni principali:
- Il Non Rispetto delle Regole: Viene percepita una mancanza di senso civico e di rispetto per le norme che regolano la convivenza stradale. Questo genere di infrazioni, sebbene non sempre gravi nell’immediato, contribuisce a creare un clima di anarchia e a minare la fiducia nel sistema delle regole.
- Il Pericolo Concreto: La preoccupazione maggiore riguarda la sicurezza. Ogni bicicletta in contromano è vista come una potenziale minaccia, un rischio tangibile per la propria incolumità e quella dei propri cari. Le testimonianze spaziano da “sfiorati incidenti” a manovre d’emergenza effettuate per evitare la collisione, a dimostrazione che il problema non è solo percepito, ma reale.
Dalle discussioni online emergerebbero anche precise richieste alle istituzioni: maggiori controlli da parte della Polizia Locale, campagne di sensibilizzazione mirate, e forse, in alcuni casi, una riconsiderazione della segnaletica o dell’infrastruttura stradale per facilitare la circolazione ciclistica in sicurezza, ma sempre nel rispetto delle regole.