Inveruno (MI) – Un episodio drammatico e al limite dell’incredibile di cui siamo venuti a conoscenza. Un anziano residente, di 85 anni, è deceduto a seguito di un colpo di tosse violento che ha provocato la lacerazione del polmone sinistro. L’uomo, già affetto da Broncopatia Cronica Ostruttiva (BPCO), era in terapia domiciliare con ossigeno e viveva una quotidianità segnata da cure continue e monitoraggi costanti. Tuttavia, nulla poteva far presagire l’esito fatale causato da un semplice, seppur fortissimo, colpo di tosse.
Una tosse improvvisa, poi il crollo
L’episodio avvenuto non poco tempo fa, secondo le prime ricostruzioni dei familiari presenti al momento del malore, l’anziano avrebbe avuto un improvviso attacco di tosse particolarmente forte e prolungato. Subito dopo, si sarebbe accasciato a terra, privo di conoscenza.
Immediata la chiamata ai soccorsi. Sul posto è giunta un’ambulanza in codice rosso, che ha trasportato l’uomo d’urgenza all’ospedale di Magenta. Nonostante gli sforzi del personale sanitario e il trasferimento repentino, le condizioni dell’anziano si sono aggravate rapidamente. I medici hanno rilevato un pneumotorace massivo al polmone sinistro, una condizione gravissima che comporta il collasso di un polmone a causa dell’ingresso di aria nello spazio pleurico.
Una patologia pregressa che non ha lasciato scampo
L’uomo, già debilitato da anni da una forma avanzata di BPCO, aveva una ridotta capacità respiratoria e dipendeva da una terapia di ossigeno domiciliare. La fragilità dei tessuti polmonari, compromessi dalla malattia cronica, ha fatto sì che anche un gesto naturale come la tosse si trasformasse in un pericolo letale. Il colpo di tosse ha infatti innescato la rottura di un alveolo, provocando la lacerazione della pleura e l’uscita dell’aria nei tessuti circostanti.
Cos’è uno pneumotorace spontaneo?
Lo pneumotorace è una condizione in cui l’aria penetra nello spazio pleurico – l’area tra il polmone e la parete toracica – causando il collasso del polmone. Può verificarsi in seguito a un trauma, ma in alcuni casi può insorgere spontaneamente, soprattutto in pazienti con patologie respiratorie croniche come la BPCO.
Nel caso dell’uomo di Inveruno, i medici parlano di pneumotorace spontaneo da sforzo, indotto da una tosse violenta. È una complicanza rara, ma ben documentata in letteratura medica: quando i tessuti polmonari sono fragili, anche una pressione interna improvvisa può causarne la rottura.
La fragilità delle persone anziane e l’importanza del monitoraggio
Il caso dell’anziano solleva nuovamente l’attenzione sull’importanza della prevenzione e della gestione attenta dei pazienti con patologie respiratorie croniche. In Italia, si stima che oltre 3 milioni di persone soffrano di BPCO, ma spesso la malattia viene sottovalutata, specialmente nella fase iniziale.
Secondo gli esperti, è fondamentale che i pazienti in ossigenoterapia vengano seguiti costantemente da un team medico multidisciplinare, che includa pneumologi, infermieri domiciliari e terapisti respiratori. Inoltre, è essenziale educare i familiari al riconoscimento tempestivo dei sintomi gravi, come la dispnea improvvisa, la tosse persistente e i dolori toracici.
Un caso raro ma non isolato
Sebbene raro, il caso di Inveruno non è unico. La letteratura medica riporta diversi casi di pneumotorace spontaneo fatale in pazienti con patologie respiratorie croniche. In alcuni casi, la causa scatenante è stata proprio un colpo di tosse, un forte starnuto o uno sforzo eccessivo durante un episodio di affaticamento respiratorio.
Secondo uno studio pubblicato sul Journal of Thoracic Disease, circa il 15% degli episodi di pneumotorace spontaneo avviene in pazienti con BPCO, e il rischio aumenta con l’età, il grado di ostruzione bronchiale e la dipendenza da ossigeno.
