INVERUNO – Una tragedia si è consumata presso il pronto soccorso della zona (OMISSIS per motivi di accertamento). Un uomo poco più che cinquantenne si era recato in ospedale a causa di un forte mal di schiena, ma poche ore dopo è deceduto a causa di una dissecazione dell’aorta toraco-addominale. L’emorragia interna non gli ha lasciato scampo, portandolo alla morte istantanea.
Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo aveva lamentato un dolore intenso e improvviso alla schiena, che lo aveva spinto a cercare aiuto medico. I sanitari, dopo i primi accertamenti, si sono resi conto tempestivamente della gravità della situazione, ma purtroppo l’aneurisma aortico dissecante si è rivelato fatale in pochissimo tempo. Per motivi di privacy e per non creare altro dolore ai familiari non menzioneremo il nome dell’uomo.
La dissecazione dell’aorta è una condizione rara ma estremamente pericolosa, spesso scambiata per altri disturbi, come dolori muscolari o problemi alla colonna vertebrale. Questa tragica vicenda riporta all’attenzione l’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce per le patologie cardiovascolari.
Quali sono i sintomi di un aneurisma aortico?
Un aneurisma aortico, soprattutto se in fase di dissezione, può manifestarsi con diversi sintomi che vengono spesso sottovalutati o confusi con altre problematiche meno gravi. Tra i segnali più comuni troviamo:
- Dolore improvviso e intenso nella parte alta della schiena, del torace o dell’addome.
- Dolore che si irradia verso la schiena, il collo o le gambe.
- Abbassamento della pressione sanguigna con possibile svenimento.
- Difficoltà respiratorie e senso di oppressione al petto.
- Sintomi neurologici, come confusione, difficoltà a parlare o debolezza agli arti.
- Aumento della sudorazione senza un motivo apparente.
Spesso, l’aneurisma aortico non dà sintomi evidenti fino a quando non si verifica una rottura o una dissezione, motivo per cui la prevenzione è essenziale.
Come prevenire un aneurisma aortico: le visite da fare
La prevenzione di un aneurisma aortico passa attraverso controlli periodici, soprattutto per chi ha fattori di rischio come ipertensione, familiarità con problemi cardiovascolari, fumo e colesterolo alto. Ecco alcuni esami consigliati:
- Ecografia addominale: un esame non invasivo che permette di individuare eventuali dilatazioni dell’aorta.
- Angio-TAC o Angio-RM: utilizzate per avere un’immagine dettagliata dell’aorta e identificare eventuali anomalie.
- Misurazione regolare della pressione arteriosa: l’ipertensione è uno dei principali fattori di rischio.
- Esami del sangue: per monitorare i livelli di colesterolo e la presenza di altri fattori di rischio cardiovascolare.
- Visite cardiologiche periodiche: per chi ha una storia familiare di malattie cardiovascolari, un controllo regolare dal cardiologo è fondamentale.
Il caso dell’uomo di Inveruno è un monito sull’importanza di non sottovalutare i segnali del proprio corpo. Un semplice mal di schiena può nascondere qualcosa di molto più serio, per questo è essenziale ascoltare i sintomi e rivolgersi tempestivamente a un medico in caso di dolori intensi e improvvisi.
(Fonte Reporter in Strada)